
Alla faccia dei bamboccioni: giovani con le idee chiare,
rispetto per la tradizione ma anche desiderio di innovazione;
è la nuova generazione valdostana di viticoltori.
VinTage
Località Pallein, 40, 11020 Saint Christophe AO
Fondazione: 2016
Superficie: 2,5 ha
Tipologie: bollicine, bianco, arancione, rosato, rosso certificate BIO
Etichette: 8

Partire dal nulla, senza neanche un fazzoletto di terra non è semplice, ma questa difficoltà è cartina tornasole della passione e del desiderio viscerale di lavorare realizzando un sogno.
Questo potrebbe essere il Bignami della storia di Elisabetta Sedda, donna con il cuore sardo e valdostano la cui forza di volontà ha permesso, di creare una azienda che ormai da qualche anno si è consolidata come una piccola realtà di sperimentazione vitivinicola etica e naturale.
L’obiettivo che non ammette compromessi dichiarato da Elisabetta è quello di portare dalla vigna alla bottiglia i frutti meravigliosi che questa terra annualmente ripropone, declinati secondo la sua idea e la sua voglia di osare.
A supportarla in questa meravigliosa avventura dal 2020 c’è il fratello Matteo per far sì che questa piccola azienda possa crescere, restare totalmente sostenibile e continuare il proprio percorso alla ricerca di nuove espressioni vitivinicole vadolstane nel segno dei Sedda.
VinTage
Località Pallein, 40, 11020 Saint Christophe AO
Fondazione: 2016
Superficie: 2,5 ha
Tipologie: bollicine, bianco, arancione, rosato, rosso certificate BIO
Etichette: 8

Partire dal nulla, senza neanche un fazzoletto di terra non è semplice, ma questa difficoltà è cartina tornasole della passione e del desiderio viscerale di lavorare realizzando un sogno.
Questo potrebbe essere il Bignami della storia di Elisabetta Sedda, donna con il cuore sardo e valdostano la cui forza di volontà ha permesso, di creare una azienda che ormai da qualche anno si è consolidata come una piccola realtà di sperimentazione vitivinicola etica e naturale.
L’obiettivo che non ammette compromessi dichiarato da Elisabetta è quello di portare dalla vigna alla bottiglia i frutti meravigliosi che questa terra annualmente ripropone, declinati secondo la sua idea e la sua voglia di osare.
A supportarla in questa meravigliosa avventura dal 2020 c’è il fratello Matteo per far sì che questa piccola azienda possa crescere, restare totalmente sostenibile e continuare il proprio percorso alla ricerca di nuove espressioni vitivinicole vadolstane nel segno dei Sedda.
La tradizione del vino in Valle d’Aosta è ben più che solo lavoro, è soprattutto cultura, non stupisce quindi la tracotante passione che si può percepire in alcuni abitanti della nostra regione.
È questo il caso di Danilo Charrère che grazie alla nonna ha conosciuto l’amore per il vigneto, con abnegazione di quell’amore è riuscito a farne un mestiere ed è riuscito a contagiare di slancio anche la figlia Nicole.
“La pera non cade lontana dall’albero” e Nicole ha saputo da subito dimostrare un’audacia e un rispetto degni del padre riuscendo a imporsi e portare le sue idee in azienda.
Le Clocher è una cantina che descrive appieno lo spirito degli Charrère: vini schietti, profondi sinceri, figli del loro territorio e con l’ambizione di voler continuare ad essere sempre di più tra le eccellenze dell’Envers di centro Valle.
Le Clocher
Frazione Etral, 2, 11020 Jovençan AO
Fondazione: 1991
Superficie: 5 ha
Tipologie: bollicine, bianco, rosato, rosso, passito
Etichette: 12

Le Clocher
Frazione Etral, 2, 11020 Jovençan AO
Fondazione: 1991
Superficie: 5 ha
Tipologie: bollicine, bianco, rosato, rosso, passito
Etichette: 12

La tradizione del vino in Valle d’Aosta è ben più che solo lavoro, è soprattutto cultura, non stupisce quindi la tracotante passione che si può percepire in alcuni abitanti della nostra regione.
È questo il caso di Danilo Charrère che grazie alla nonna ha conosciuto l’amore per il vigneto, con abnegazione di quell’amore è riuscito a farne un mestiere ed è riuscito a contagiare di slancio anche la figlia Nicole.
“La pera non cade lontana dall’albero” e Nicole ha saputo da subito dimostrare un’audacia e un rispetto degni del padre riuscendo a imporsi e portare le sue idee in azienda.
Le Clocher è una cantina che descrive appieno lo spirito degli Charrère: vini schietti, profondi sinceri, figli del loro territorio e con l’ambizione di voler continuare ad essere sempre di più tra le eccellenze dell’Envers di centro Valle.
Ottin
Fraz. Porossan Neyves, 209, 11100, Aosta
Fondazione: 2007
Superficie: 10 ha
Tipologie: bianco, rosso
Etichette: 7

Elio Ottin ha sempre avuto un forte e viscerale rapporto con la terra: un agricoltore a tutto tondo in grado di essere contemporaneamente contadino e zootecnico nel nome del rispetto e dell’amore verso la qualità che la Valle d’Aosta gli ha sempre fornito.
C’è stato però un momento chiaro e preciso in cui la voglia di raccontare si fa pressante e nasce così nel 2007 l’azienda Ottin, che pone un definitivo focus sull’espressione vitivinicola. Sin da subito l’esigenza di comunicare il pensiero di Elio incontra la crescita fisica e culturale del figlio Nicolas, sboccia quindi una sinergia pura che descrive nella maniera più bella e schietta una comunione di intenti che sintetizza il percorso di vita di entrambi.
Nicolas riesce infatti a portare in azienda lo spirito avventuriero con il quale si è affacciato al mondo, torna da viaggi intercontinentali con un know how che adatta alla sua cantina e alla filosofia aziendale, valorizzando la purezza del varietale nel rispetto di una agricoltura sostenibile.
Ottin
Fraz. Porossan Neyves, 209, 11100, Aosta
Fondazione: 2007
Superficie: 10 ha
Tipologie: bianco, rosso
Etichette: 7

Elio Ottin ha sempre avuto un forte e viscerale rapporto con la terra: un agricoltore a tutto tondo in grado di essere contemporaneamente contadino e zootecnico nel nome del rispetto e dell’amore verso la qualità che la Valle d’Aosta gli ha sempre fornito.
C’è stato però un momento chiaro e preciso in cui la voglia di raccontare si fa pressante e nasce così nel 2007 l’azienda Ottin, che pone un definitivo focus sull’espressione vitivinicola. Sin da subito l’esigenza di comunicare il pensiero di Elio incontra la crescita fisica e culturale del figlio Nicolas, sboccia quindi una sinergia pura che descrive nella maniera più bella e schietta una comunione di intenti che sintetizza il percorso di vita di entrambi.
Nicolas riesce infatti a portare in azienda lo spirito avventuriero con il quale si è affacciato al mondo, torna da viaggi intercontinentali con un know how che adatta alla sua cantina e alla filosofia aziendale, valorizzando la purezza del varietale nel rispetto di una agricoltura sostenibile.
Quando è chiaro fin da subito quale sarà il destino di un uomo. Matthieu Betemps ha sempre avuto un solo obiettivo: dopo aver completato gli studi all’Institut Régional Agricole, ha intrapreso da subito la via del vigneto andando a lavorare presso un’azienda locale. L’entusiasmo non si può contenere se è così puro e la voglia di vigna e di vino era tanta, così nel 2017 è nata l’azienda che porta il suo nome.
Come tutti i sogni non può essere tale senza difficoltà, evidenti fin dal primo sguardo in vigna dove giganteggia il concetto di vitivinicoltura eroica con forti pendenze e impossibilità di meccanizzazione, la gratitudine però non conosce fatica e con il suo sorriso contagioso Matthieu vuole continuare a sognare e raccontare questo suo sogno attraverso i suoi vini.
Matthieu Betemps
Località Maillod, 16, 11020 Saint-Christophe
Fondazione: 2017
Superficie: 1,6 ha
Tipologie: rosso
Etichette: 3

Matthieu Betemps
Località Maillod, 16, 11020 Saint-Christophe
Fondazione: 2017
Superficie: 1,6 ha
Tipologie: rosso
Etichette: 3

Quando è chiaro fin da subito quale sarà il destino di un uomo. Matthieu Betemps ha sempre avuto un solo obiettivo: dopo aver completato gli studi all’Institut Régional Agricole, ha intrapreso da subito la via del vigneto andando a lavorare presso un’azienda locale. L’entusiasmo non si può contenere se è così puro e la voglia di vigna e di vino era tanta, così nel 2017 è nata l’azienda che porta il suo nome.
Come tutti i sogni non può essere tale senza difficoltà, evidenti fin dal primo sguardo in vigna dove giganteggia il concetto di vitivinicoltura eroica con forti pendenze e impossibilità di meccanizzazione, la gratitudine però non conosce fatica e con il suo sorriso contagioso Matthieu vuole continuare a sognare e raccontare questo suo sogno attraverso i suoi vini.
Il lavoro in vigna Alex Salvi lo ha conosciuto da dipendente di una azienda vitivinicola locale e di quel lavoro si è presto innamorato trasformandolo nel proprio futuro.
Così da zero parte l’avventura Mai Domi nel segno dell’agricoltura intelligente cercando di valorizzare appieno tutte le caratteristiche del territorio a prescindere dall’uva utilizzata.
Nasce una gamma completa con l’obiettivo dichiarato di essere portavoce della totalità del vigneto, anche nel racconto di quella che è una periferia della vite, quella delle erbe spontanee.
Il progetto è preciso, da una parte il vino da varietà che hanno fatto la storia recente e passata della Valle d’Aosta, dall’altro la produzione liquoristica da erbe aromatiche dirimpettaie dell’uva. L’idea di Alex è semplice ma chiarissima, raccontare un territorio straordinario nella sua completezza.
Il lavoro in vigna Alex Salvi lo ha conosciuto da dipendente di una azienda vitivinicola locale e di quel lavoro si è presto innamorato trasformandolo nel proprio futuro.
Così da zero parte l’avventura Mai Domi nel segno dell’agricoltura intelligente cercando di valorizzare appieno tutte le caratteristiche del territorio a prescindere dall’uva utilizzata.
Nasce una gamma completa con l’obiettivo dichiarato di essere portavoce della totalità del vigneto, anche nel racconto di quella che è una periferia della vite, quella delle erbe spontanee.
Il progetto è preciso, da una parte il vino da varietà che hanno fatto la storia recente e passata della Valle d’Aosta, dall’altro la produzione liquoristica da erbe aromatiche dirimpettaie dell’uva. L’idea di Alex è semplice ma chiarissima, raccontare un territorio straordinario nella sua completezza.
“Gressan e la sua tradizione vitivinicola” questa potrebbe essere la sintesi del racconto che ha spinto nel 2013 Laurent Cunéaz a fondare Cave Gargantua.
Un desiderio viscerale cresciuto nel corso degli anni di la formazione e di docenza nel campo della vitivinicoltura ha portato naturalmente Laurent alla scelta di mettersi in proprio cambiando la vita anche ad André, fratello e membro dei #GiovaniVignerons. L’ambizione e la freschezza di André creano una profonda e sincera sinergia tra i due fratelli che, annata dopo annata, stanno riuscendo nel loro intento di mettere sul mercato prodotti capaci di giocare sul sottile filo che divide tradizione e innovazione.
Una rivoluzione in piena regola quella messa in atto dai due Cunéaz che non solo approfondisce visioni poco scandagliate nel corso della millenaria storia vitivinicola della nostra regione, ma lo fa utilizzando convintamente e con successo i nuovi strumenti di comunicazione.
Cave Gargantua
Frazione Clos Chatel, 1, 11020 Gressan
Fondazione: 2013
Superficie: 6 ha
Tipologie: bianco, rosso, dolce
Etichette: 12

Cave Gargantua
Frazione Clos Chatel, 1, 11020 Gressan
Fondazione: 2013
Superficie: 6 ha
Tipologie: bianco, rosso, dolce
Etichette: 12

“Gressan e la sua tradizione vitivinicola” questa potrebbe essere la sintesi del racconto che ha spinto nel 2013 Laurent Cunéaz a fondare Cave Gargantua.
Un desiderio viscerale cresciuto nel corso degli anni di la formazione e di docenza nel campo della vitivinicoltura ha portato naturalmente Laurent alla scelta di mettersi in proprio cambiando la vita anche ad André, fratello e membro dei #GiovaniVignerons. L’ambizione e la freschezza di André creano una profonda e sincera sinergia tra i due fratelli che, annata dopo annata, stanno riuscendo nel loro intento di mettere sul mercato prodotti capaci di giocare sul sottile filo che divide tradizione e innovazione.
Una rivoluzione in piena regola quella messa in atto dai due Cunéaz che non solo approfondisce visioni poco scandagliate nel corso della millenaria storia vitivinicola della nostra regione, ma lo fa utilizzando convintamente e con successo i nuovi strumenti di comunicazione.
Grosjean
Villaggio Ollignan, 2, 11020 Quart
Fondazione: 1968
Superficie: 18 ha
Tipologie: bollicine, bianco, rosato, rosso certificate BIO
Etichette: 18

Non si può parlare di vino valdostano senza citare la storia della famiglia Grosjean.
È la fine degli anni 60′ quando Dauphin decide di fondare una cantina e così unire il proprio amore alla necessità di dare un futuro ai cinque figli che comporranno fino al 2017 l’organigramma societario.
Da allora la nuova leva, la new wave dei Grosjean ha preso in mano l’azienda ristrutturando ma non stravolgendo, mettendo sempre al centro del villaggio un concetto: l’essenza stessa della franchezza enologica della nostra regione.
Manifesto di questo spirito è la conversione in biologico avvenuta prima di tutti nella Vallée, con 14 ettari certificati.
Hervé padrone di casa e membro prezioso dei #GiovaniVignerons ha ben chiaro che la strada giusta sta nel raccontare rispettosamente la storia di chi è venuto prima di lui e affiancare a essa le proprie limpide idee, concetti complessi che però sono evidenti in ogni sorso del suo vino.
Grosjean
Villaggio Ollignan, 2, 11020 Quart
Fondazione: 1968
Superficie: 18 ha
Tipologie: bollicine, bianco, rosato, rosso certificate BIO
Etichette: 18

Non si può parlare di vino valdostano senza citare la storia della famiglia Grosjean.
È la fine degli anni 60′ quando Dauphin decide di fondare una cantina e così unire il proprio amore alla necessità di dare un futuro ai cinque figli che comporranno fino al 2017 l’organigramma societario.
Da allora la nuova leva, la new wave dei Grosjean ha preso in mano l’azienda ristrutturando ma non stravolgendo, mettendo sempre al centro del villaggio un concetto: l’essenza stessa della franchezza enologica della nostra regione.
Manifesto di questo spirito è la conversione in biologico avvenuta prima di tutti nella Vallée, con 14 ettari certificati.
Hervé padrone di casa e membro prezioso dei #GiovaniVignerons ha ben chiaro che la strada giusta sta nel raccontare rispettosamente la storia di chi è venuto prima di lui e affiancare a essa le proprie limpide idee, concetti complessi che però sono evidenti in ogni sorso del suo vino.
